Mal di sport di Betta Carbone
mer 30 nov
|Milano
Lo sport fa male se fatto male
TIME & LOCATION
30 nov 2022, 19:00 – 20:30
Milano, C/O Spazio Tadini Casa Museo, Via Niccolò Jommelli, 24 C, 20131 Milano MI, Italia
ABOUT THE EVENT
Lo sport fa bene, certo. Se fatto bene, se divulgato nel modo corretto.
Cedere all’ansia da prestazione, inseguire a tutti i costi medaglie e trionfi, insegnare a voler vincere a tutti i costi e non a imparare a perdere, fa male, molto male. Ai professionisti dello sport come ai dilettanti, ai ragazzini come agli amatori over 40 e oltre! E fa male alla cultura dello sport.
I recenti casi di cronache sugli abusi nella ginnastica sono solo la cima di in iceberg
Quello che resta sommerso è raccontato nel libro Mal di Sport, (Bolis edizioni), della giornalista Betta Carbone che ha l'ambizione di far riflettere su come divulgare e diffondere l'abitudine alla attività fisica, la passione per i valori dello sport a ben più di quel risicato terzo degli italiani che oggi dice di praticare sport.
Meno prestazione e più emozione, insomma, meno racconti solo di trofei e riflettori puntati anche sui campetti di paese, persino sulle difficoltà che una famiglia deve superare per fare praticare una attività sportiva ai figli.
Ci sono dati, inchieste ma anche tante tantissime storie, in queste pagine che nascono anche dalla esperienza personale di triatleta e nuotatrice in acque libere.
C' è anche la denuncia, da parte di medici dello sport, della retorica del " vai oltre I tuoi limiti" o del no pain no game (senza sofferenza non c’è gioco: ma chi lo ha detto!!) E poi parlano testimoni famosi (Alex Schwazer, Bebe Vio, Martina Trevisan) e anche tecnici, medici che svelano le storture della gestione non gestione delle attività, emerse soprattutto durante il lockdown. Pagine che mettono al nudo nuovi e vecchi vizi e bubboni.
Ma anche l’amore sconfinato che lo sport suscita e il bene che, una volta eliminati i vari mani dello sport, se ne deve trarre!
Fino all’emozionante racconto di una traversata dello Stretto di Messina compiuta insieme da mamma e figlia.
Sport does well, of course. If done well, if disclosed in the correct way.
Giving in to performance anxiety, chasing medals and triumphs at all costs, teaching to want to win at all costs and not to learn to lose, it hurts, very bad. To sports professionals as to amateurs, to kids as to amateurs over 40 and beyond! And it hurts the culture of sport.
Recent reports of abuse in gymnastics are just the top of the iceberg
What remains submerged is told in the book Mal di Sport, (Bolis editions), of the journalist Betta Carbone who has the ambition to reflect on how to popularize and spread the habit of physical activity, the passion for the values of the sport to much more than that small third of Italians who today says to practice sports.
Less performance and more emotion, in short, less tales only of trophies and spotlights also on the country pitches, even on the difficulties that a family must overcome to practice a sports activity to children.
There are data, surveys but also many stories, in these pages that are also born from the personal experience of triathlete and swimmer in open water.
There is also the complaint, by doctors of the sport, of the rhetoric of the " go beyond your limits" or no pain no game (without suffering there is no game: but who said it!!) And then speak famous witnesses (Alex Schwazer, Bebe Vio, Martina Trevisan) and also technicians, doctors who reveal the distortions of the management not management of the activities, emerged especially during the lockdown. Pages that bare new and old vices and bubbons.
But also the boundless love that sport arouses and the good that, once eliminated the various hands of sport, must be drawn!
Until the exciting story of a crossing of the Strait of Messina made together by mother and daughter.